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ARMONIA DIVINA


Lunedì, 9 giugno 2025


Così la chiesa, per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria, aveva pace ed era edificata; e, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, cresceva costantemente di numero (Atti 9:31)

Per secoli le relazioni fra Giudei, Galilei e Samaritani erano state segnate da profonde tensioni religiose, culturali e sociali. I Giudei, in particolare quelli di Gerusalemme, si consideravano i custodi della fede e guardavano con sospetto sia ai Galilei, ritenuti meno puri per la loro vicinanza ai pagani e spesso considerati rozzi e ignoranti, sia ai Samaritani, considerati nemici del tempio a causa del loro culto sul monte Gherizim e per la mescolanza con popolazioni straniere. I Samaritani erano così disprezzati che spesso i Giudei evitavano perfino di attraversare la loro terra e non di rado usavano l’aggettivo “samaritano” per disprezzare gli avversari.

Eppure, il nostro testo parla di una chiesa in pace, edificata e in crescita proprio in queste tre regioni: Giudea, Galilea e Samaria. È una dichiarazione che racchiude qualcosa di straordinario. 

L’armonia tra persone di estrazione così varia non fu frutto di un cambiamento culturale o di comunione di interessi, ma il risultato dell’opera miracolosa dello Spirito Santo. Soltanto la fede comune in Cristo poté abbattere barriere antiche e consolidate e trasformare la frammentazione e l’ostilità in un’unità non semplicemente di facciata, ma concreta e benedetta, testimoniando al mondo la forza riconciliatrice del Vangelo.

Dio ci aiuti a ricordare che l’“unità delle Spirito” non è frutto di sforzi organizzativi ma il dono di Dio alla Sua chiesa e che ogni credente deve impegnarsi a conservarla con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandosi gli uni gli altri con amore.

Perciò, cari amici e fratelli, accogliamoci gli uni gli altri e serviamo insieme il Signore con gioia, superando le incomprensioni e tutto ciò che può mettere a rischio la pace. Senza di essa, infatti, non c’è vera comunione, né crescita, né buona testimonianza.

Signore, aiutaci!