
Lunedì, 12 maggio 2025
Ma per i codardi, gl’increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda.
Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna.(Apocalisse 21:8; 22:15)
La Parola di oggi ci raggiunge con accenti severi, poco consolatori, e ci chiama a una riflessione attenta e sincera sulla nostra condotta.
I due versetti elencano i peccati aborriti da Dio e che, in assenza di ravvedimento, attirano il Suo giudizio. Il primo indica la destinazione finale dei peccatori, mentre il secondo sancisce la loro esclusione dalla comunione con Lui.
È evidente l’attenzione particolare riservata a uno dei peccati menzionati, identico in entrambi gli elenchi: la menzogna.
In entrambi i versetti essa è sempre citata per ultima ed è l’unico peccato descritto in modo personale e assoluto: si parla infatti di “tutti i bugiardi” e di “chiunque ama e pratica la menzogna”.
Queste espressioni sottolineano che nessuno che vive nell’inganno potrà sfuggire al giudizio di Dio.Ciò che rende ancora più singolare questo dato è che, spesso, perfino tra cristiani sinceri, si tende a giustificare proprio la bugia, considerandola talvolta come male necessario, peccato lieve o addirittura “bugia bianca”, cioè ritenuta innocua, detta a fin di bene o per evitare problemi maggiori.
Questo modo di pensare, molto diffuso nella cultura moderna, minimizza il carattere serio della bugia, riducendola a una semplice eccezione tollerabile, mentre la Scrittura, al contrario, la presenta come un peccato inescusabile e incompatibile con la verità di Dio.
Amici e fratelli, Dio ci aiuti a vivere nella verità, ricordando due punti essenziali:il diavolo è “il padre della menzogna”, mentre Gesù Cristo “è la via, la verità e la vita”.
È evidente che queste due strade non si incroceranno mai, se non nel giorno del giudizio, quando sarà fondamentale trovarsi dalla parte giusta: quella della sincerità.