Lunedì, 26 maggio 2025

“Straripi pure il fiume, l’ippopotamo non trema; rimane calmo, anche se avesse un Giordano alla gola… Non c’è sulla terra chi lo domi (il coccodrillo); è stato fatto per non aver paura” (Giobbe 40:23, 41:25).
Nel libro di Giobbe, Dio parla dell’ippopotamo e del coccodrillo. Due animali potenti, che non si spaventano facilmente. Anche se si trovano in mezzo alle acque impetuose o davanti a un pericolo, restano fermi. Nessuno li domina, nessuno li turba. Sono stati creati così: calmi, forti, impavidi.
Davanti a un simile esempio di forza tranquilla, si apre una riflessione: perché noi, che abbiamo ricevuto così tanto da Dio, vacilliamo di fronte alle difficoltà? Ci agitiamo per poco, perdiamo coraggio davanti alle contrarietà e andiamo in ansia quando affrontiamo situazioni che non possiamo controllare.
Com’è possibile che animali come questi affrontino le intemperie con più fermezza di noi, che siamo stati creati a immagine di Dio e salvati da Cristo? La Bibbia, infatti, ricorda che chi appartiene al Signore ha una sicurezza che va oltre l’apparenza. Non è fatta di forza fisica, ma della presenza di Dio, che è la fonte della pace e della stabilità: “Perciò ogni uomo pio t’invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui. Tu sei il mio rifugio, tu mi proteggerai nelle avversità, tu mi circonderai di canti di liberazione” (Salmo 32:6-7); “Quando l’avversario verrà come una fiumana, lo Spirito del Signore lo metterà in fuga” (Isaia 59:19).
Cari amici e fratelli, ci sia di conforto sapere che quelli che confidano nel Signore non sono lasciati soli. Le difficoltà arrivano, ma non li travolgono, e non hanno motivo di fuggire o crollare. La forza, infatti, non è nel credente, ma in Colui che lo protegge.
Gesù, parlando dei passeri, disse: “Voi valete molto più di loro”. Eppure anche di fronte a creature potenti e temute come l’ippopotamo o il coccodrillo, il valore dell’essere umano agli occhi di Dio resta unico.
Siamo consapevoli del nostro valore?