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“CIECHI” AL BENE

Lunedì, 18 marzo 2024

… Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal Signore! Egli è come una tamerice nel deserto: quando giunge il bene, egli non lo vede …
(Geremia 17:5, 6)

Questo versetto insegna una verità impossibile da negare: molti si lamentano che non vi è alcun bene, nulla di cui gioire e in cui sperare, senza rendersi conto che il bene c’è, ma in realtà sono loro che non riescono a vederlo.
La causa di questa “cecità” è essenzialmente un problema di fede, di relazione con Dio, di fiducia in Lui e nel Suo piano perfetto.
Questa condizione talvolta può affliggere anche persone pie e devote, come i discepoli sulla via di Emmaus, per esempio. Essi non avevano capito chi fosse veramente Gesù, né la natura del Suo regno, avevano avuto il “bene” davanti a loro per tanto tempo, ma non erano stati in grado di vederLo veramente.


Anche mentre il Signore risorto era davanti ai loro occhi, “essi erano incapaci di riconoscerlo”.
Carissimo, stai forse vivendo questo stato di “maledizione” perché qualcuno, in cui confidavi, ti ha deluso? Avevi riposto le tue speranze in qualche relazione o in qualche attività, le tue aspettative sono state frustrate e ora sei oppresso da un senso di nero pessimismo?
Non te ne meravigliare: famiglia, amicizie, lavoro, studio e perfino un servizio sacro possono deludere.
L’unico modo per non essere delusi consiste nell’“impostare” la nostra vita affidandoci a Dio, sottomessi alla Sua guida secondo la Sua volontà!
Geremia, infatti, nella sua profezia continua, dicendo: “Benedetto l’uomo che confida nel Signore, e la cui fiducia è il Signore! Egli è come un albero piantato vicino all’acqua… non si accorge quando viene la calura e il suo fogliame rimane verde; nell’anno della siccità non è in affanno e non cessa di portar frutto” (17:7, 8).


Mentre l’incredulo non riconosce il bene, il credente realizza la prosperità anche in mezzo alle difficoltà.
Del resto, la Bibbia lo dice chiaramente: il giusto spera anche nella morte!
Aniello & Rosanna Esposito