QUALE SENTIMENTO?

18 Aprile 2023

QUALE SENTIMENTO?

“Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù.” (Filippesi 2:5)
Il versetto di oggi segue l’incoraggiamento dell’apostolo Paolo ai Filippesi a essere uniti e coesi, evitando egoismo, divisioni e spirito di competizione. Si tratta di uno dei passi più conosciuti e citati di questa Lettera ma anche di tutto
il Nuovo Testamento. L’invito ad “avere lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù”, però, non dovrebbe essere scollegato dai versetti successivi che parlano dell’umiliazione di Cristo, della Sua straordinaria abnegazione, portati alle estreme conseguenze della morte di croce. Forse perché si parla di “sentimento”, molto spesso nel meditare questo testo e i versetti successivi, finiamo per considerare soltanto l’amore di Cristo, talvolta rischiando di non coglierne appieno il messaggio principale, che è l’invito all’umiltà, alla rinuncia di sé stessi, al rifiuto dell’egoismo e a stimare gli altri più di sé stessi. Senza dubbio, sia nei Vangeli che nelle Epistole, siamo chiamati ad “amarci come Cristo ha amato noi”, ma qui, oggi, vogliamo considerare che “il sentimento” cui fa riferimento l’apostolo non solo non riguarda unicamente l’amore di Cristo, ma soprattutto che non può essere ridotto a un sentimentalismo sterile, né a superficiale emotività e nemmeno alla semplice manifestazione di bontà e generosità. In esso si parla della consapevole, volontaria, determinata e continuata “rinuncia a sé stessi”, allo scopo di onorare Dio, servire i fratelli ed evangelizzare i perduti. Sì, perché il nostro versetto, invitandoci ad “avere lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù”, ci chiama a sviluppare – in noi e fra noi – un’attitudine mentale ed una propensione all’azione che vede in Cristo Gesù non solo l’Esempio ma anche l’Autore.
Signore, aiutaci ad avere lo stesso sentimento che è stato in Te!
Aniello & Rosanna Esposito