
6 Marzo 2023
LA RELIGIONE DI PENINNA
“La rivale mortificava continuamente Anna per amareggiarla perché il Signore l’aveva fatta sterile.” (1Samuele 1:6)
Il quadro che fa da sfondo alla nascita di Samuele, che Dio dona ad Anna dopo una struggente preghiera e un meraviglioso cambiamento della sua vita, presenta alcune figure interessanti, utili per qualche riflessione. Pensiamo a Peninna, per esempio. Una madre di figli appagata che, ogni volta che “si reca al culto”, umilia Anna evidenziandone le fragilità, mortificandola e causandole un’amarezza dolorosa e inconsolabile. Peninna, il cui nome significa preziosa, invece di ringraziare Dio e godersi la Sua benedizione, si avvita in una triste spirale in cui, mentre si pavoneggia della sua condizione “privilegiata”, sfoga la sua insicurezza additando la miseria della rivale… “perché Dio l’aveva fatta sterile”. Una religione, quella di Peninna, molto simile a quella dei Giudei contemporanei di Gesù i quali, nella loro devozione ostentata, trovavano spesso il modo di rassicurare loro stessi additando quelli che erano peggio di loro. Convocati in base a diversi criteri, pubblicani e peccatori, Galilei e Samaritani, ammalati e menomati, diventavano gli specchi nei quali riflettere la loro giustizia, vantarsi della loro relazione con Dio, promuovere la loro religiosità.
Cari amici e fratelli, la riflessione di oggi, sebbene un po’ amara, ci aiuti a fuggire ogni forma di presunzione religiosa che ci fa sentire “preziosi” per quello che siamo, dimenticando che ciò che ci rende preziosi è l’amore di Dio e che noi siamo quello che siamo per la Sua grazia, che Egli ha riversato su di noi mediante il Suo amato Figlio, che ha dato la Sua vita per noi. Perciò, ogni volta che ci accostiamo al Signore, facciamolo non coi sentimenti altezzosi di Peninna, ma con quelli umili di Anna, sapendo che Lui … alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria!
Signore grazie!
Aniello & Rosanna Esposito